Se circa un anno Alessandro Michele sconvolse la stampa italiana e estera, presentando il GENDERLESS, e fu scompiglio tra blogger e giornalisti, oggi Stella Jean ci mette del suo lanciando un messaggio forte, che attraverso la moda vuole arrivare anche alla gente comune, il
MIXED RACE.
Quando il nuovo designer di Gucci presentò per la prima volta la sua collezione, sostituendo il pesante nome di Frida Giannini, lasció tutti con la bocca aperta con l'introduzione di un genere mai visto prima, uno stile nuovo dove il meglio della donna si fonde con il meglio dell'uomo, ora metabolizzato e apprezzato, tanto da far ricevere a Michele il British Fashion Awards 2015 come miglior designer dell'anno.
Nello stesso modo oggi Stella Jean da un chiaro messaggio al mondo, presentando una sola razza quella metis, Nero, Asiatico o Caucasico, non ha differenza, una razza ibrida, la razza del futuro.
Sabato scorso durante la presentazione della collezione uomo della stilista Italo-haitiana, in occasione della Milano Moda Uomo, ha fatto indossare i suoi capi a modelli meticci, per rendere chiaro questo concetto e per dare esempio pratico della sua idea dell'uomo del futuro.
Qualcosa di nuovo e mai visto prima, anche se sotto gli occhi di tutti, le culture si fondono, le razze superano le proprie barriere, nasce così la generazione del futuro, oltre la globalizzazione, un vero e proprio riconoscimento e apprezzamento del prossimo, a prescindere del suo colore, della sua cultura e della sua religione.
Una sorta di somma della razza, come il bianco è la somma di tutti o colori. Ed in questa teoria, io mamma di due bimbi di padre cubano, mi ci ritrovo perfettamente e sposo totalmente la teoria, vedendo in loro il futuro, proprio perché in loro
c'è il risultato di quest'apprezzamento per il diverso, il mai conosciuto prima.
Così come i modelli presentati da Stella Jean sono il risultato dell'Unione di più razze, così la sua collezione è la somma di più etnie che coesistono tra loro, il risultato coloratissime mantelle, giacche, giubbotti, cappotti.
Il rigore della sartorialità italiana è una costante per Stella Jean che volutamente manda in scena capi dai colori tipici dell'Africa e delle etnie del mondo, ma dal taglio classico del gentiluomo italiano.
La bella atmosfera della splendida location scelta per ospitare la presentazione, ha reso tangibile l'idea di un uomo moderno, multietnico, magari di padre francese e di madre cinese, oppure di mamma africana e papà italiano, e altre milioni di combinazioni, che ama indossare i capi tipici del guardaroba del nonno rivisto con piccoli dettagli metropolitani come le calze sportive o il pantalone arrotolato per accorciarne la lunghezza, dai colori del mondo e dal taglio italiano, creando nell'insieme una indiscutibile classe contemporanea mai vista prima.
Testimonial di Stella Jean, Antonio Distefano, giovane scrittore italiano, nero di Busto Arzizio, caso letterario dell'anno con "Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?" libro che esprime liberamente l'idea che non siamo tutti uguali, ma tutti possiamo farcela allo stesso modo.
Adoriamo Stella Jean e il suo stile ...ci piace molto questo mix culture.
RispondiEliminaBellissimo <3
Un abbraccio
Barbara e Michela
http://nerose-accessories.blogspot.jp/
Adoro Stella Jean e anche nella moda uomo la trovo fantastica. Mi piace tanto anche il messaggio e ho sempre pensato che il mix di razze diverse desse vita a qualcosa di ancora più bello e meraviglioso, evviva le contaminazioni di diverse culture ! Baci
RispondiEliminaFashion and Cookies - fashion blog
interessante!
RispondiEliminaIo amo i mix anche in contraddizione e così come le persone meticce di solito sono molto belle, credo che mescolare non possa che portare a qualcosa di buono e positivo. In più che nonostante l'eccentricità mi sembra che questi capi disassemblati siano assolutamente portabili. Bella collezione!
RispondiEliminahttp://www.mybubblyzone.com/
io la adoro le sue collezioni sono sempre favolose
RispondiEliminaMrs NoOne